Luce e saggezza
acqua zampillante;
azzurra ragione;
che da vita lucente
ad una tenera bellezza
che lei è amante di rara bellezza.
A Lucia musa lucente
del pensiero mio ardente.
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A lucia.
Luce e saggezza
acqua zampillante;
che da vita lucente
ad una tenera bellezza;
che lei è amante di una rara purezza.
A Lucia musa lucente;
del pensiero mio ardente.
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Io guardai quella donna
dai capeii(bruni) mori
Rievocando dolcementeil mio karma.
Soltanto lei mi diede;
la forza di guardare altrove;
cercando sempre di mettere la mia saggezzada una parte;
poichè lei era più saggia di me.
Io so di non sapere ancora
e non posso sfidare Iddio;
come Dante fece
ha suo tempo con Beatrice.
Poichè solo dante era divino.
ed io rimango
una piccola scheggia;
nell'Universo sperduto.
Non posso sfidare Iddio e il Fato.
Io vidi quella donna
dai capeii mori;
e mi prese un pezzettino di cuore.
Restando ferma capìì
che lei era la mia musa;
perchè il mio saggiare;
era svanito davanti a lei.
Come Dante fece con Beatrice;
celeste era il suo innamorarsi
perdutamente di lei.
Iointravidi una donna
dai mori capeii
e misi indisparte la mia saggezza;
poichè lei era molto più saggia di me .
Ed io non potevo sfidare Iddio
come Dante Alighieri;
sfidò il suo Fato.
lunedì 25 ottobre 2010
sabato 9 ottobre 2010
Sguardi.
dalmine Simona pimpi
Vedo i tuoi occhi color del cielo
e penso che la vita è bellae sincera
Franco Castelli
Le ciglia, come dighe salate,
trattengono le mie lacrime.
Nelle ombre che ti cercano sappi che son io a chiamare...
Tra le fronde indispettite, son io a vibrare.
Lascia che io,
ancora una volta,
la musica del cuore ad illuminare il nostro veleggiare in questo mare che è l'amore!
lascia che sia*non mi viene più nullafinepoi c'è mia siura che russa, azz a lei, e mi fa deconcentrare!!
simona pimpi
il mio vibrare nasce dal tuo respiro vitale
simona pimpi
che mi avvolge e mi riscalda dandomi energia vitale
le mie mani tremano
perchè io non guardo oltre la tua,
ma il perchè di questa cosa
(che io non entro nella tua anima)è dato dal fatto che tu persona non apri il cuore
alle altre persone e questo mi fa tremar
il cuor mio
e le mie mani
che minute son
Franco Castelli
Vermigli i capillari, assorbono l'ossigeno che mi doni.
Metastasi vollutuse disegnano panorami sublimi,
nella simbiosi desiderata.
La mente allontana ciò che il cuore attira,
e ...annaspo un'altra volta in rosate saline.
Franco Castelli Dalmine di Bergamo;
Simona Pugnitopo San Marco Di Gubbio
Vedo i tuoi occhi color del cielo
e penso che la vita è bellae sincera
Franco Castelli
Le ciglia, come dighe salate,
trattengono le mie lacrime.
Nelle ombre che ti cercano sappi che son io a chiamare...
Tra le fronde indispettite, son io a vibrare.
Lascia che io,
ancora una volta,
la musica del cuore ad illuminare il nostro veleggiare in questo mare che è l'amore!
lascia che sia*non mi viene più nullafinepoi c'è mia siura che russa, azz a lei, e mi fa deconcentrare!!
simona pimpi
il mio vibrare nasce dal tuo respiro vitale
simona pimpi
che mi avvolge e mi riscalda dandomi energia vitale
le mie mani tremano
perchè io non guardo oltre la tua,
ma il perchè di questa cosa
(che io non entro nella tua anima)è dato dal fatto che tu persona non apri il cuore
alle altre persone e questo mi fa tremar
il cuor mio
e le mie mani
che minute son
Franco Castelli
Vermigli i capillari, assorbono l'ossigeno che mi doni.
Metastasi vollutuse disegnano panorami sublimi,
nella simbiosi desiderata.
La mente allontana ciò che il cuore attira,
e ...annaspo un'altra volta in rosate saline.
Franco Castelli Dalmine di Bergamo;
Simona Pugnitopo San Marco Di Gubbio
sabato 2 ottobre 2010
Mi ricordo anni fa;
sogni d'argento, con alberi e paesaggi incantati.
Un unicorno mi passa accanto
e con la testa mi fa cenno di salir
sulla sua gropppa.
Io salì,
e subito partimmo,
andammo verso il cielo limpido,
che sembrava un dipinto,
con colori cangianti
e colori accesi.
L'unicorno mi prese un braccio
e mi fece scendere dalla sua groppa,
tutti e due assieme cominciammo a volare e fluttuare nel cielo
che immenso è.
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Is cuimhin liom bliain ó shin;
aisling an airgid, le crainn agus tírdhreacha aoibhinn.
pas mé ag Unicorn
agus nods mo cheann salir
a gropppa.
Chuaigh mé go dtí
agus chuaigh sé díreach ar ár slí,
chuaigh muid go dtí an spéir oscailte,
gur fhéach cosúil le péintéireacht,
le dathanna ag athrú
agus dathanna geala.
An Unicorn thóg mo lámh
agus rinne mé a fháil as a chúl,
Thosaigh an mbeirt acu le chéile chun eitilt agus snámh sa spéir
go bhfuil ollmhór.
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