mercoledì 9 giugno 2010

Amare \wanting love\volersi amare.


Cercaiì trovaiì
AMAIìììììì

Amaiì
molto molto
cercaiì il mio amore
perduto
perchè avevo un conto insospeso
perchè avevo amato solo lui nella vita
e nessun'altro

Amaiì
cercaiì
Trovaiì
l'amore della mia vita
nel giorno più belllo della mia vita

Poi perdetti
L'amore
che avevo amato
e avevo vissuto


Cercaiì
trovaiì
ammiraiì la bellezza di una scultura di un film strappa lacrime
di una canzone romantica
che ancora oggi
nella mia mente rieccheggia


Io amo l'amore in se per se
adoro
la speranza dell'amore
perchè è l'ultima cosa che muore nella vita

Adoro parlare dell'amore
Adoro fare sogni sull'amore
Adoro la complicità
la serietà
della coppia
dell'innocenza dell'amore
dell'innocenza sincera
e semplice dell'amore
di quella carezza che non homai avuto nella mia vita
a quella complicità
che non so se
io la vivro
e non so
se quell'amore innocente e semplice
Io lo vivrò con tutta me stessa ?
Sarò in grado di accoglierlo entro il mio cuore piccolo
ma allo stesso modo grande
ed immenso fragile

Si il mio cuore è fragile
Le sue mani non mi hanno mai sfiorato
la sua bocca
baciava tanto per baciare
i suoi occhi erano bambini
Ma io al mio destino non posso sfuggire
e ho vissuto
anche questo amore
che per me è stato
straziante esauriente
Ma mi ha fatto crescere e maturare
mi ha fatto sbagliare
ma anche rimediare


Cercaiì
trovaiì
amaiì


Cercaiì dentro hai suoi occhi comprensione e complicità
cercaiì dentro hai suoi occhi amore e semplicità

Non c'erano
questi attributi
c'era solo incomprensione e attrazione

I loved

very much
cercaiì my love
lost
because I had an account insospeso
only because I loved him in life
and no one else

Amaia
cercaiì
Trovaiì
the love of my life
more belllo the day of my life

Then I lost
Love
I loved
and had lived


Cercaiì
trovaiì
ammiraiì the beauty of a sculpture by a film tears tears
a romantic song
that still
echoes in my mind


I love love per se
love
hope love
why is the last thing that dies in the life

I love to talk about love
I love to dream about love
I love the complicity
seriousness
torque
innocence of love
sincere innocence
simple love
that caress that Homa had in my life
to the complicity
I do not know if
I say goodbye
I do not know
if you love innocent and simple
I live with all of myself?
I'll be able to accept it within my heart small
but equally great
immense and fragile

Yeah My heart is fragile
His hands never touched me
his mouth
just to kiss kiss
His eyes were children
But I can not escape my destiny
I lived
also love
which for me was
heartbreaking comprehensive
But it made me grow and mature
I made mistakes
but also correct


Cercaiì
trovaiì
loved


Cercaiì you into his eyes understanding and complicity
cercaiì into his eyes you love and simplicity

There were no
these attributes
there was only misunderstanding and attraction


AMARE SIGNIFICA

Amare significa
avere il cuore fanciullo
non avere paura di niente
non essere convenzionali
saper trasformare in pregi
i difetti di una persona
non misurarne la sua età
l'altezza e la ricchezza
scoprire di un'anima la dolcezza
sotto apparenze non avvenenti
desiderare mangiare l'erba di campo
anche quando la tavola è piena di caviale
illuminare con la luce degli occhi
il buio di un'anima trovando
le parole giuste per consolarla
non lesinare mai un sorriso
un bacio una carezza
a chi ti desidera davvero.

Amare significa
sprigionare energia da far brillare
di più le stelle, dar più calore al sole
più forza alla brezza che soffia
nelle vele delle barche e dei sogni
far spuntare una fontana nel deserto
rendere più profumati i fiori
più azzurro il cielo più candida la luna
far ritornare le rondini a primavera
tripudiare di gioia con i bambini a girotondo
piangere di felicità,
aver voglia di correre all'impazzata
sotto la pioggia e contro il vento
non sentire freddo neppure
se ti trovassi al polo nord
volare appeso ad un pallone
scalare una montagna più alta dell'Everest
attraversare a nuoto un intero mare
per riuscire a trovare chi desideri amare.

Ma amare significa anche
quando non sei amato a tua volta
sentirsi una candela spenta
diventare come un violino
con le corde tutte allentate
non riuscire più a dormire e respirare
non avere più fame più voglia di fare
odiare il giorno al pari della notte
desiderare essere un'anatra
per sperare di essere abbattuta dal cacciatore
sentire bisogno di piangere
piangere poi davvero
come un bambino sconsolato
che non ha nemmeno la mamma
che lo conforti tra le sue braccia
sentirsi non in grazia di Dio
ma un Cristo in croce che gli tocca
di soffrire facendo finta di niente
simulando allegria e sorrisi alla gente
impazzire, desiderare di morire
morire un po' davvero
risuscitare con qualche nuova illusione
e morire poi ancora di più:

mio Dio perché mi centellini
così la morte?
e quante volte mi tocca
di morire ancora?
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
da: camital 22.05.02 10:54:


LOVE MEANS

Love means
have a heart child
not afraid of anything
not conventional
able to transform into virtues
defects of a person
not measure the age
the height and wealth
discover the sweetness of soul
not handsome in appearance
want to eat the grass field
even when the table is filled with caviar
shed the light of the eyes
the darkness of a soul finding
the right words to comfort
spare no one ever smile
a kiss, a caress
who you really want.

Love means
release energy to shine
More stars, give more heat in the sun
more power to the breeze blowing
in sailboats and dreams
to sprout in the desert a fountain
make it more fragrant flowers
bluer sky whiter than the moon
bring back the swallows in spring
jubilation with the children to circle
tears of happiness,
wanting to run like mad
in the rain and the wind
not even feel cold
if you were at the north pole
suspended from a balloon flying
climb a mountain higher than Everest
swim across a whole sea
who want to be able to find love.

But love also means
when you're not loved in your turn
feel a candle extinguished
become like a violin
with all the strings loose
unable to sleep and breathe
no longer hungry desire to do more
hate days like the night
want to be a duck
to hope to be struck by the hunter
feel need to cry
then really cry
like a dejected child
which does not even Mother
who comforts her arms
not feel the grace of God
Christ on the cross but that touches
pretending to suffer for nothing
simulating happiness and smiles to people
crazy, want to die
die a little 'really
resurrect some new illusion
die and then even more:

my God because I sip
so death?
and how many times I have to
to die again?
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
da: camital 22.05.02 10:54:





Amore significa amare oltre le righe
Amore significa complicità amica
Amore = a felicità
a allegria e talvolta anche a dolore


Amore significa
Perdonare
Amore significa
perdersi nei buoni sentimenti

Amare significa
fiducia reciproca
Amare significa redendere la persona amata felice e serena

Amare significa
annullare a zerro ambe due i corpi per formarne uno soltanto

Amare significa crescere
indagare per le passioni reciproche

Amare significa Gioire
e piangere nello stesso tempo



Amare significa tendere le mani a il più debole
e aiutarlo ad affrontare
un problema

Amare è il sentimento più insormontabile che ci sia
perchè è un sentimento forte e allo stesso tempo ti rende debole
per il semplice fatto della tanta tanta e molta tenerezza
che ancora spero nell'uomo sia rimasta.

To love means to stretch the hands to the weakest
and help to address
a problem

Love is the feeling that there is more insurmountable
because it is a strong feeling at the same time makes you weak
simply because of lots and lots and lots of tenderness
I hope that still remained in humans.

Amare ogni tanto fa soffrire
ma fa soffrire di bene
perchè è la sofferenza che ti aiuta a maturare



Love sometimes hurts
but it hurts good
Why is the suffering that helps you to mature

(alla mia amica Jessica e Manuel con affetto da simona
che il fuoco del vostro amore non si spenga mai
perchè l'amore è il sentimento più belo del mondo)

(my friend Jessica and Manuel fondly by simona
the fire of your love never fade
because love is the most beautiful feeling in the world)

martedì 8 giugno 2010








Imballare

Sono un randagio

abbastanza

Oh Say Say Say vi

Say Say Say vi

Say Say Say vi

Say Say Say vi

Say Say Say ..





Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Mappe ...........

Aspetta.

Non ti amo come ti amo





Made off

Non randagi

Beh il mio tipo

Il vostro genere

Io resto lo stesso





Imballare

Ma non si allontanano

Oh Say Say Say

I'll Say Say Say ..



Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Mappe ...........

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Mappe ...........

Aspetta.

non ti amo come ti amo



Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Mappe ...........

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Aspetta.

Non ti amo come ti amo

Mappe ...........

Aspetta.

non ti amo come ti amo


"Maps"


Pack up;
I’m straight;
Enough;
Oh say, say, say;
Oh say, say, say;
Oh say, say, say;
Oh say, say, say;
Oh say, say, say

Wait, they don’t love you like I love you; wait, they don’t love you like I love you;
Ma-a-a-a-a-a-a-a-a-aps;
Wait! They don’t love you like I love you.....

Lay off;
Don’t stray;
Well, my kind's,your kind;
I’ll stay the same!
Pack up;
Don’t stray;
Oh say, say, say;
Oh say, say, say!

Wait! They don’t love you like I love you;
wait! They don’t love you like I love you;
Ma-a-a-a-a-a-a-a-a-aps;
Wait! They don’t love you like I love you!
wait! They don’t love you like I love you!
Ma-a-a-a-a-a-a-a-a-aps!
Wait! They don’t love you like I love you …
(guitar solo)
Wait! They don’t love you like I love you;
And wait! They don’t love you like I love you;
Ma-a-a-a-a-a-a-a-a-aps;
Wait! They don’t love you like I love you!
And wait! They don’t love you like I love you!
Ma-a-a-a-a-a-a-a-a-aps!
Wait! They don’t love you like I love you …


(Yeah Yeah Yeahs)

Mi ricordo













In quei giorni ero spensirata
avevo solo diciannove anni
quando ho visto quei fuochi grandissimi

Gente che ballava in tutta la notte
Gente che cantava e beveva in tutta la notte
la sera incominciava alla sette della sera
con la preparazione dei falò
con la preparazione delle buche in spiaggia
intenta a vedere
queiragazzi assorti nei lavori
ogniuno aveva
un compito
chi portava
un legnio
chi portava le poltroncine
per sedersi alla notte

Erano quei fuochi che in quella notte mi hanno stregata
mio zio
mia zia
mi spiegavano
tutte quelle cose che c'erano da sapere
sui falò
sul fatto dell'esistere di quei fuochi immensi

Io e il fuoco siamo grandi amici
Io e il fuoco siamo luce di csa
calore
amore e serenità
Io e il fuoco siamo grandi amici
Io sono fuoco che muta
ogni giorno
Io come il Fuoco
non sto mai ferma
Io e il FUOCO
siamo in sintonia
amiamo il calore
amiamo la mutazione







LA FILOSOFIA ANTICA


. : pagina iniziale . : Greca . : percorsi . : filosofi . : appunti . : interviste . : elenco


L'armonia non è per Eraclito la sintesi degli opposti, la conciliazione e l'annullamento della loro opposizione;
ma è l'unità che soggiace appunto all'opposizione e la rende possibile.

..............................................................................................................................................................................................................................................................



Eraclito. (Vita e Opere)

La speculazione degli ionici culmina nella dottrina di ERACLITO, che per la prima volta affronta il problema stesso della ricerca e dell'uomo che la istituisce. Eraclito di Efeso appartenne a famiglia nobile della sua città, fu contemporaneo di Parmenide e fiori come lui verso il 504-01 a. C. Egli è autore di un'opera in prosa che fu poi indicata con il solito titolo Intorno alla natura, costituita da aforismi e sentenze brevi e taglienti, non sempre chiari, onde ebbe il soprannome di «oscuro».
Il punto di partenza di Eraclito è la constatazione dell'incessante divenire delle cose. Il mondo è un flusso perenne: «Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume né toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va» (fr. 91, Diels). La sostanza, che è il principio del mondo, deve spiegare il divenire incessante di esso con la propria estrema mobilità; Eraclito la riconosce nel fuoco. Ma il fuoco si può dire che perda, nella sua dottrina, ogni carattere corporeo: è un principio attivo, intelligente e creatore. «Questo mondo, che è lo stesso per tutti, nessuno degli dei o degli uomini l'ha creato, ma fu sempre, è e sarà fuoco eternamente vivo che con ordine regolare si accende e con ordine regolare si spegne» (fr. 30, Diels). Il mutamento è quindi un'uscita dal fuoco o un ritorno al fuoco. «Col fuoco si scambiano tutte le cose e il fuoco si scambia con tutte, come l'oro si scambia con le merci e le merci con l'oro» (fr. 90, Diels).
Le affermazioni che «questo mondo» è eterno e che il mutamento è un incessante scambio con il fuoco escludono evidentemente il concetto, che gli Stoici attribuirono ad Eraclito, di una conflagrazionee universale, per la quale tutte le cose ritornerebbero al fuoco primitivo. Difatti lo scambio incessante tra le cose e il fuoco implica che non tutto si riduca al fuoco, così come lo scambio tra le merci e l'oro implica che non tutto si riduca all'oro. Ma questi fondamenti di una teoria della natura sono presentati da Eraclito come il risultato di una sapienza difficile a conseguirsi e nascosta alla maggior parte degli uomini. Nelle parole che aprivano il suo libro, Eraclito lamentava che gli uomini, pur avendo ascoltato il logos, la voce della ragione, se ne dimenticano nelle parole e nelle azioni sicché non sanno quel che fanno da svegli, come non sanno quel che fanno nel sonno (fr. 1, Diels). E lungo tutta l'opera correva la polemica contro la saggezza apparente di chi sa molte cose, ma non ha intelligenza di nulla: alla quale saggezza si oppone la ricerca dei filosofi, che si dirige, sì, ad oggetti molteplici (fr. 35, Diels), ma li raccoglie tutti in unita (fr. 41, Diels).
Eraclito è veramente il filosofo della ricerca. Per la prima volta, in lui, la ricerca filosofica giunge alla chiarezza della sua natura e dei suoi presupposti. Non per nulla il termine stesso di filosofia viene da lui adoperato e chiarito nel suo senso proprio. La natura stessa impone, secondo Eraclito, la ricerca: essa infatti «ama nascondersi» (fr. 123, Diels). Alla ricerca, egli vede schiudersi l'orizzonte più vasto: «Se non speri, non troverai l'insperato, introvabile essendo questo e inaccessibile» (fr. 18, Diels). Ma non si nasconde la difficoltà e il rischio della ricerca: «I cercatori d'oro scavano molta terra, ma ne trovano poco»(fr. 22, Diels). E si sofferma specialmente sulle condizioni che la rendono possibile. La
prima di queste è che l'uomo guardi in se stesso: «Io ho indagato me stesso», egli di
ce (fr. 101, Diels). La ricerca diretta al mondo naturale è condizionata dalla chiarezza che l'uomo può raggiungere intorno al suo essere proprio. La ricerca interiore rivela profondità infinite: «Tu non troverai i confini dell'anima, per quanto vada innanzi, tanto profonda è la sua ragione» (fr. 45, Diels). La ricerca interiore apre all'uomo zone successive di profondità, che non si esauriscono mai: la ragione, la legge ultima dell'io, appare continuamente al di là, in una profondità sempre più lontana e nello stesso tempo sempre più intima. Ma questa ragione, che è la legge dell’aníma, è insieme legge universale. La seconda e fondamentale condizione della ricerca è la comunicazione fra gli uomini. II pensiero è comune a tutti, secondo Eraclito (fr. 113, hiels), «Bisogna seguire ciò che è comune a tutti, perché ciò che è comune è generale» (fr. 2, Diels). «Chi vuole parlare con intelligenza deve farsi forte di ciò che è comune a tutti, come la città si fa forte della legge, e molto di più. Giacché tutte le leggi umane si alimentano dell'unica lLgge divina e questa domina tutto ció che vuole, basta e sopravanza a tutto» (fr. 114, Diels), L'uomo deve dunque dirigere la ricerca non solo a se stesso, ma anche, e con lo stesso movimento, a ciò che lo collega agli altri: il logos che costituisce la più profonda essenza dell'uomo singolo è anche ciò che lega gli uomini tra di loro in una comunanza di natura. Questo logos è come la legge per la città, ma esso stesso è la legge, legge suprema che regge tutto: l'uomo singolo, la comunità degli uomini e la natura esterna. Esso dunque è non solo la razionalità ma l'essere stesso del mondo: tale si rivela in tutti gli aspetti della ricerca. Eraclito pone costantemente davanti all'uomo l'alternativa tra l'essere desto e il dormire: tra l'aprirsi, mediante la ricerca, alla comunicazione interumana, che rivela la realtà autentica del inondo oggettivo; e il chiudersi nel proprio pensiero isolato, in un mondo fittizio che non ha comunicazione con gli altri (fr. 2, 34, 73, 89). II sonno è l'isolamento dell'individuo, la sua incapacità di comprendere se stesso, gli altri ed il mondo. La veglia è la ricerca vigile che non si ferma alle apparenze, che raggiunge la realtà della coscienza, la comunicazione con gli altri, e la sostanza del mondo nell'unica legge (logos) che regge il tutto. Quest'alternativa stabilisce il valore decisivo che la ricerca possiede per l'uomo. Essa non è solo pensiero (noesis) ma saggezza di vita (fronesis); essa determina l'indole dell'uomo, l'ethos, che è il suo stesso destino (fr. 119).
Ma Eraclito ha anche determinato qual è questa legge di cui la ricerca deve chiarire e approfondire il significato. Essa apparve già agli antichi la grande scoperta di Eraclito; così ci attesta Filone (Rer. Div. Her., 43): «Ciò che risulta da due contrari è uno; e se l'uno si divide, i contrari vengono in luce. Non è questo il principio che, a quanto giustamente affermano i Greci, il loro grande e celeberrimo Eraclito metteva in testa alla sua filosofia, il principio che la riassume tutta e di cui egli si vantava come di una nuova scoperta?». La grande scoperta di Eraclito è dunque che l'unità del principio creatore non è un'unità identica e non esclude la lotta, la discordia, l'opposizione. Per intendere la legge suprema dell'essere, il logos che lo costituisce e governa, bisogna congiungere il completo e l'incompleto, il concorde e il discorde, l'armonico e il dissonante (fr. 10), e rendersi conto che da tutti gli opposti scaturisce l'unità e dall'unità vengono fuori gli opposti. «È la stessa cosa il vivo ed il morto, il desto e il dormiente, il giovane ed il vecchio: giacché ognuno di questi opposti mutandosi è l'altro e a sua volta l'altro mutandosi è l'uno» (fr. 88). Come nella circonferenza ogni punto è nello stesso tempo principio e fine, come la stessa via può essere percorsa all'in sù e all'in giù (fr. 103, 60) così ogni contrasto suppone un'unità che costituisce il significato vitale e razionale del contrasto stesso. «Ciò che è opposto unisce e ciò che diverge congiunge». «La lotta è la regola del mondo e la guerra è comune generatrice e signora di tutte le cose».
In queste affermazioni è racchiuso l'insegnamento fondamentale di Eraclito, quell'insegnamento cui egli ritiene che gli uomini non possano elevarsi se non con una lunga ricerca. «Gli uomini non sanno come ciò che è discorde è in accordo con sé: armonia di tensioni opposte, come quelle dell'arco e della lira» (fr. 51). Come le corde dell'arco e quelle della lira si tendono per riunire e stringere insieme le estremità opposte, così l'unità della sostanza primordiale lega con il logos gli opposti senza identificarli, anzi proprio opponendoli.
L'armonia non è per Eraclito la sintesi degli opposti, la conciliazione e l'annullamento della loro opposizione; ma è l'unità che soggiace appunto all'opposizione e la rende possibile. Ad Omero che aveva detto: «Possa la discordia sparire tra gli dèi e tra gli uomini», Eraclito replica: «Omero non s'accorge che egli prega per la distruzione dell'universo; se la sua preghiera fosse esaudita, tutte le cose perirebbero» (Diels, A 22). La tensione è un'unità (cioè un rapporto) che può esserci solo tra cose opposte in quanto opposte. La conciliazione, la sintesi l'annullerebbero. L'unità propria del mondo è, secondo Eraclito, una tensione di questo genere: non annulla né concilia né supera il contrasto, ma lo fa essere, e lo fa intendere, come contrasto.
Hegel vide in Eraclito il fondatore della dialettica e affermò che non c'era proposizione di Eraclito che egli non avesse accolta nella sua logica (Geschichte der Phil., ed. Gockler, I, p. 343). Ma egli aveva interpretato la dottrina eraclitea della tensione tra gli opposti come conciliazione o armonia degli opposti stessi. Secondo Eraclito, gli opposti sono bensì uniti ma mai conciliati: il loro stato permanente è la guerra. Secondo Hegel, gli opposti sono continuamente conciliati e la loro conciliazione è anche la loro «verità». Eraclito non è un filosofo ottimista che considera (come Hegel) la realtà in pace con se stessa. È un filosofo tendenzialmente pessimista e amaro (e non per nulla la tradizione lo rappresentava come «piangente»: IPPOLITO, Refut., 1, 4; SENEC;A, De Ira, lI, 10, 5, ecc.) che ritiene sogno o illusione ignorare la lotta e la discordia di cui tutte le cose sono costituite e vivono.
....................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

(Ad Eraclito un grande pensatore filosofo dell'antica eletta Grecia.)

ALLE DONNE


C'era un bambino
C'era una ragazza
che con la sua dolcezza
lo teneva in braccio

C'era la nonna dei due
che stava aspettando
i suoi due nipotini

C'era una vecchia
svogliata
senza più voglie
e senza figli
con la nostalgia dell'amore perduto
di un tempo lontano
della sua gioventù
che non tornerà più

Alla bella donna bionda
che invecchiando
si porta lontano
le sue gioie ed i suoi dolori

Alla bella donna Roscia
che non invecchia mai
e che la sua giovinezza
la porta con se sempre

Alle donne giovani
alle donne che erano
alle donne che sono
e quelle che verranno

Alle donne
belle
carismatiche
e molto sensuali
alle donne
che fanno girare la testa agli uomini
che furbizia e astuzia hanno...................................................................
.........................................................................
.......................................................................

Viva le donne che amano con tutto il cuore
che danno amore ad ogni uomo
che danno amore hai propri figli

Viva le donne con il carisma
la furbizia
la sensualità
la spensieratezza
e la tanta classe



Viva la donna
che porta amore
in tutta la terra
in tutte le case
in tutte le strade


Viva le donne madri
che hanno coraggio da vendere

Viva le donne
imparticolare
le madri e le nonne
che danno amore amore
AMORE
AMORE AMORE
AMORE AMORE AMORE AMOLE
LOVE
ARMASTUS AMOR

Paulo coelo

Ti è piaciuta? Scegli una stellina:
Tipo: Poesie personali
Autore: Paulo Coelho
Libro: "Undici minuti" di Paulo CoelhoTitolo: Sei tuMi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.

Lentamente muore. Pablo neruda


Lentamente Muore
July 20, 2006 - Konrad
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che
fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia
aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non
risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere
vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto
di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicita’.

Pablo Neruda

giovedì 3 giugno 2010

Giorni indelebili d'amore.


Eravamo uniti in quei giorni d'amore
Eravamo uniti in quei giorni di svago
Con la mente svagata
che non pensava
ad avere nulla nella ram del cervello

Eravamo come bambini
Il nostro amore bambino
Un bambino che non sapeva camminare
Che con il tempo ha imparato a cavalcare
Una vita o tutta la vita
Un giorno o tutti i giorni
Il nostro amore è durato un intera vita.

Non so ora Dove
Sei ma so che
Io e te siamo stati legati insieme
Da quei giorni d'amore.

Quei giorni che nei film
sono scene strugenti
Che fanno venir da piangere
Perchè vorresti
Provare anche Tu quella sensazione
di essere amato
Per tutta la vita intera

Eravamo uniti in quei giorni d'amore
ove io e te ci amavamo per tutta quella nostra vita insieme
Io adesso non so dove tu sei
ma so che in quei giorni
noi due ci siamo amati come due cuccioli
che hanno bisognio della loro mamma

Un giorno so che ci ritroveremo e rideremo
e ricorderemo di quei giorni bambini esvagati
ove io e te ci siamo amati

Ora che non ci sei fa male
ma il cuore saprà ricucire questa ferita
che ancora sanguina
già è una cicatrice indelebile
che sta nel profondo cuore mio

Il mio sole
la mia vita
sei tu
che ogni giorno
m'insegni sempre qualcosa di +
...................................................................
La mia vita è basata tutta sui tuoi insegniamenti

Il potere dell'amore viene prima di tutte le altre cose
L'uomo non può niente contro il dono del potere dell'amore
L'uomo diabolico un giorno risparmierà l'odio
per poi inginocchiarsi all'amore

A quell'amore che non ha mai vissuto
o conosciuto.

Il potere dell'amore combatte tutte le guerre
anche quelle + temute dagli uomini
Il potere dell'amore fa riponere tutte le armi
persino le più taglienti.

Anche se si soffre in amore non significa
che l'uomo o la danna
non si amano ansi
la sofferenza rafforza
quella parte d'amore che nel cuore umano c'è.

Il potere del'amore
un giorno combatterà
grandi guerre e le farà tacere.